Formazione e aggiornamento sulla didattica in e-learning del DSGE

L’investimento sulla formazione interna costituisce da tempo una scelta strategica delle agenzie formative, oltre che una risposta alle normative vigenti. Ed è per questo che il DSGE investe nel Faculty Development, termine con cui tradizionalmente si indicano tutte le attività che i docenti universitari perseguono per migliorare le proprie conoscenze, abilità e comportamenti nell’esercizio della loro professione, e che il DSGE estende ai tutor e ai manager didattici di supporto al Dipartimento.

Metodologie e obiettivi

Attraverso il complesso delle azioni formative proposte, tutti gli attori coinvolti diventano cruciali nel promuovere una didattica innovativa che tenga conto dei seguenti elementi:

  • passaggio da una visione dell’apprendimento teacher-centered a una visione student centered, in cui il docente è colui o colei che crea buone opportunità di apprendimento;
  • ancoraggio ed espressione di logiche di life-long learning e –assessment: dall’imparare all’imparare al focus preminente sulle componenti metacognitive e di auto-regolazione;
  • promozione delle competenze, in rapporto con il mercato del lavoro (OECD, 2013).

Al centro del Faculty Development insiste il modello delle Communities of Practices (CdP), sviluppato all’inizio degli anni ‘90 a partire dal lavoro di Jean Lave e Etienne Wenger. Il DSGE attualizza i pilastri concettuali delle Comunità di Pratiche attraverso:

  • una formazione intesa come sviluppo del potenziale e insegnamento reciproco tra colleghi che condividono scopi, linguaggi e pratiche dello stesso contesto organizzativo e che – crescendo come comunità – tendono verso l’innovazione continua di quelle stesse pratiche;
  • la partecipazione periferica legittimata dei neoassunti (docenti, tutor, manager) che dopo un’iniziale induction, diventano sempre più autonomi grazie a forme di mentoring in cui il collega esperto accompagna il novizio nell’applicazione pratica delle informazioni apprese e nella lettura dei risultati delle azioni intraprese;
  • gruppi di lavoro permanenti intersettoriali (composti da docenti, tutor, manager) e intra-settoriali (ad esempio composti da docenti di discipline diverse) finalizzati all’esplorazione fruttuosa e alla contaminazione proficua delle pratiche di confine, alla ricerca delle migliori soluzioni in grado di rispondere ai bisogni degli studenti.
Contenuti della formazione

Il modello di formazione si basa su un sistema articolato di metodologie che riflette i pilastri del modello eLearning di Ateneo: connubio di formazione attiva e di e-content curati, centrato sullo scambio di buone pratiche.

Ciascun attore è il protagonista di un percorso di formazione e sviluppo dedicato e situato su più livelli:

  1. ingresso: attraverso un kit didattico disponibile nel corso Moodle dedicato (“Training eLearning”) e declinato in base agli attori destinatari, il neoassunto familiarizza col modello eLearning di Ateneo, con l’infrastruttura tecnologica e con le procedure organizzative. Il kit è pensato per la fruizione autonoma e si compone di video-pillole, dispense, esercitazioni, ambienti di sperimentazione e risorse per l’autovalutazione dell’apprendimento;
  2. consolidamento: incontri di formazione periodici dedicati a contenuti specifici. Dalla micro-progettazione di etivity innovative all’uso di nuovi strumenti digitali, dalla presentazione di approcci, teorie e ricerche all’illustrazione delle procedure e normative intervenienti, ogni incontro persegue il fine di individuare, definire ed applicare standard di riferimento comuni, garantendo omogeneità e coerenza di impostazione didattica e comunicativa;
  3. comunità di pratiche: docenti, tutor e manager contribuiscono allo sviluppo e miglioramento continuo del modello eLearning, partecipando attivamente alla comunità attraverso a) lo scambio di buone pratiche durante gli incontri di formazione, b) l’attivazione e conduzione di gruppi di lavoro dedicati alla sperimentazione e osservazione di tecniche e strumenti specifici per discipline, c) il mentorship dei neoassunti.

Ciascun livello è accompagnato da un monitoraggio in itinere: strumenti di analisi del fabbisogno prima e di raccolta delle opinioni di gradimento al termine, al fine di migliorare sempre più questi processi interni chiave.

La formazione coinvolge esperti di didattica e tecnologie a livello nazionale, nonché accademici riconosciuti per la loro capacità innovativa ed esperienza accumulata sul campo.

 

Responsabile della formazione

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Nadia Sansone

Referente di Ateneo e del DSGE per la didattica in eLearning

Docenti e Ricercatori

Laboratori di Ricerca

UNESCO

Scuole di Alta Formazione

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