Scuola di alta formazione sulla sostenibilità ed economia circolare

Direttore della Scuola

Piergiuseppe Morone è professore ordinario di politica economica presso Unitelma Sapienza – Università di Roma, dove ricopre la carica di Presidente del Consiglio di Corso di Laurea Magistrale Economia, Innovazione e Management e di Delegato del Rettore al Trasferimento Tecnologico e Terza Missione.

Ha conseguito un Master in Development Economics presso la Sussex University (UK) ed in seguito un Ph.D. presso la Science and Technology Policy Research (SPRU) del Sussex. I suoi interessi di ricerca riguardano l’economia dell’innovazione, l’economia evolutiva, la bioeconomia circolare e lo studio delle transizioni sostenibili. Pubblica regolarmente i principali risultati della sua ricerca su prestigiose riviste internazionali. Nel 2016 il prof. Morone ha costituito il gruppo di ricerca sulla transizione verso la bioeconomia (BiT-RG) e dal 2017 al 2020 è stato coordinatore scientifico del progetto Europeo H2020 STAR-ProBio. Piergiuseppe Morone è Consigliere economico del Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare.

SUSTAIN: puntare sulla sostenibilità oggi più che mai

Il concetto di sostenibilità sta attirando sempre maggiore attenzione, poiché ciascuno di noi è sempre più consapevole delle conseguenze che le nostre azioni hanno sull’ambiente in cui viviamo. Una delle sfide più critiche che l’umanità deve affrontare è la scarsità di risorse, che dovrebbero raggiungere i loro limiti nel prossimo futuro.

Associato a questo, vi è un aumento dei rifiuti generati come conseguenza della rapida crescita della popolazione mondiale (in particolare nelle aree urbane) e un parallelo aumento del reddito globale. Per far fronte a questi problemi, si rende necessario superare il modello di produzione lineare basato su consumi di massa e l’enorme produzione di rifiuti. Tale modello si rivela inadeguato a fornire soluzioni strutturali per una transizione sostenibile e di lungo periodo.

È quindi necessario un cambio di paradigma per ripensare e innovare i processi produttivi e i modelli di consumo in modo tale che i materiali e l’energia siano utilizzati in maniera efficiente all’interno di un sistema ‘a circuito chiuso’. Questa strategia, che prevede un uso circolare delle risorse naturali, si basa sul presupposto che tutto sia una risorsa per qualcos’altro, poiché in natura non vengono mai generati rifiuti.

Sebbene l’economia circolare non abbia né una definizione unanimemente condivisa né metodologie di misurazione standardizzate, essa gioca un ruolo centrale nella transizione verso la sostenibilità in quanto in grado di mantenere la massima utilità di prodotti, componenti e materiali, in coerenza con gli obiettivi dell’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile. Nonostante alcune opinioni controverse, il concetto di economia circolare sta assumendo un ruolo centrale nel dibattito sullo sviluppo sostenibile e, per questo motivo, merita attenzione.

È evidente quindi come i cambiamenti in atto richiedano uno sforzo congiunto da parte dell’accademia, del mondo della ricerca e dei policy maker per adeguare il sistema produttivo, unitamente ai modelli di consumo, alle nuove sfide della sostenibilità.

In questo quadro di rapido cambiamento e necessaria transizione, si inseriscono le attività promosse dalla Scuola di alta formazione sulla sostenibilità e l’economia circolare (SUSTAIN).

Obiettivi e Attività della Scuola

La Scuola promuove attività di ricerca e alta formazione sui temi della sostenibilità e della economia circolare, ponendosi al centro del dibattito nazionale ed europeo. Le finalità principali della Scuola sono:

  • Promuovere l’alta formazione sulle tematiche della sostenibilità e dell’economia circolare, anche attraverso il coinvolgimento di docenti di ruolo e professori a contratto di fama internazionale.
  • Promuovere la ricerca sulle tematiche della Scuola rafforzando il legame con gli SDGs – Sustainable Development Goals e contribuendo al loro raggiungimento. SUSTAIN punta all’eccellenza scientifica partecipando a bandi competitivi sia a livello nazionale che europeo e previlegiando la pubblicazione dei risultati su riviste scientifiche internazionali ad alto impatto. In tale quadro, si inserisce l’attività di ricerca svolta nell’ambito del progetto di ricerca europeo LIFE EBP, recentemente finanziato nell’ambito del programma LIFE.
  • Rafforzare l’immagine, la riconoscibilità e il valore di UnitelmaSapienza a livello internazionale, attraverso la partecipazione a network globali di ricerca e di formazione e mediante accordi bilaterali con prestigiosi Atenei e Centri di Ricerca internazionali.

Tali obiettivi saranno perseguiti mediante l’adozione di un approccio multi e transdisciplinare che favorisce lo scambio incrociato di diversi tipi di conoscenza (scientifica, tecnica, organizzativa e pratica).

La Scuola, infatti, vede collaborare chimici, ingegneri, agronomi, economisti ed altri scienziati sociali (italiani e non), integrando competenze differenti e complementari, per promuovere attività di ricerca e alta formazione sui temi della sostenibilità e dell’economia circolare. Questo è reso possibile anche grazie alla stretta collaborazione con il Bioeconomy in Transition Research Group.

Il coinvolgimento di questa pluralità di soggetti rappresenta inoltre un requisito essenziale per lo sviluppo di soluzioni innovative che possano trovare un’effettiva applicazione pratica e fornire un sostegno concreto alla transizione verso la sostenibilità. A tal fine, è già stata instaurata una stretta collaborazione con la Rete delle Università per lo Sviluppo Sostenibile (RUS), volta a favorire la condivisione di competenze ed esperienze e incrementare gli impatti positivi delle iniziative intraprese da UnitelmaSapienza.

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