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PROGETTO HORIZON 2020 STAR-PROBIO

I principali risultati del progetto europeo STAR-ProBio coordinato dal prof. Piergiuseppe Morone sono stati presentati martedì 28 aprile in occasione dell’evento finale “Assessing Sustainability of of Bio-based Products: Where do we stand?”, tenutosi in modalità virtuale e aperto dal Ministro dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, Sergio Costa.

 

Il processo di transizione verso la bioeconomia, un’economia sostenibile ed efficiente dal punto di vista dell’uso delle risorse naturali, rappresenta oggi una priorità per l’Unione Europea. Lo prova la dotazione finanziaria del programma quadro Horizon 2020 per la bioeconomia nella programmazione 2014-2020: 4,52 miliardi di euro, pari ad oltre il 5% del budget complessivo del programma di finanziamento.

Tale ingente contributo gioca un ruolo significativo nel consolidamento del rapporto tra legislatore, industria e accademia, tutti attori fondamentali nel processo di transizione verso una società a basse emissioni di carbonio e a basso impatto sull’ambiente. Il coinvolgimento di questa pluralità di soggetti rappresenta un requisito essenziale per lo sviluppo di soluzioni innovative che possano trovare un’effettiva applicazione pratica e fornire un sostegno concreto allo sviluppo del settore della bioeconomia, anche in termini di creazione di nuovi posti di lavoro e di rafforzamento della competitività dell’Unione Europea.

Il progetto europeo STAR-ProBio, si è quindi inserito pienamente in questa logica multidisciplinare, supportando il percorso di transizione e rispondendo all’esigenza di definire metriche e strumenti per misurare il livello di sostenibilità dei nuovi prodotti a base biologica (quali, ad esempio, le bioplastiche).

Giunto ormai a conclusione, il progetto ha visto collaborare chimici, ingegneri, agronomi, economisti ed altri scienziati sociali, integrando competenze differenti e complementari, per fornire risposte, basate su solide fondamenta scientifiche, alla crescente necessità di definire e misurare l’effettivo grado di sostenibilità della bioeconomia.