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I am, Io Sono – UnitelmaSapienza per la Giornata contro la violenza di genere

Si svolgerà venerdì 25 novembre 2022, presso la Sala Conferenze di UnitelmaSapienza e in streaming sul canale YouTube di Ateneo, I am, Io Sono – UnitelmaSapienza per la Giornata contro la violenza di genere, incontro organizzato da Roma Fotografia e UnitelmaSapienza, con il supporto di Regione Lazio, il patrocinio di Municipio Roma I Centro, in collaborazione con Asilo Savoia, Festival della Fotografia Etica, Il Fotografo e Biennale della Fotografia Femminile.

La giornata si aprirà con l’inaugurazione della “panchina rossa” contro la violenza di genere presso l’ingresso di UnitelmaSapienza, in piazza Sassari 4. A seguire i saluti istituzionali di Antonello Folco Biagini, Magnifico Rettore UnitelmaSapienza, Enrica Onorati, Assessore Pari Opportunità Regione Lazio, Giulia Silvia Ghia, Assessore alla Cultura Municipio Roma I Centro e Francesco Luigi Stella, Coordinatore Community Alumni UnitelmaSapienza.

 

Intervengono Rosella Castellano, Direttore Dipartimento di Scienze giuridiche ed economiche UnitelmaSapienza, Roberta Aprati, UnitelmaSapienza, Azzurra Rinaldi, UnitelmaSapienza, Giulia Zacchia, Minerva Lab – Sapienza Università di Roma, Francesca Govoni, UnitelmaSapienza che presenterà il Gender Equality Plan di UnitelmaSapienza, Shirin Zakeri, Sapienza Università di Roma e Maria Cristina Valeri, Presidente Roma Fotografia.

Infine la Virtual Experience a cura di Gaetano Tieri, UnitelmaSapienza.

L’evento si inserisce in una due giorni che vedrà protagonista le arti digitali interattive e immersive sabato 26 novembre dalle ore 10:30 presso il Palazzo Santa Chiara, P.zza di Santa Chiara, 14.

I dati sulla violenza di genere, italiani ed europei, assumono un’incidenza statistica e soprattutto una progressività che richiedono un rinnovato impegno di tutte e tutti. Serve dunque un impegno più forte per lasciarci alle spalle una rappresentazione del ruolo femminile in contrasto con l’impatto delle donne nella società e nei saperi universitari. La violenza rischia di essere favorita da una scarsa sensibilità, tratto inevitabile di una società patriarcale che va superata attraverso l’esperienza delle società attuali e dei nuovi linguaggi della comunicazione visiva, come la realtà virtuale.