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Corso di laurea magistrale in classical archaeology in lingua inglese

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2 anni

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LM2

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120 CFU

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Iscrizioni aperte

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€2300

Il Corso di Laurea Magistrale in Classical Archaeology-Archeologia Classica intende fornire un’approfondita formazione nell’ambito specifico della Classe «LM-2 Archeologia », in particolare si propone di formare laureati magistrali con competenze archeologiche e storiche, applicando metodologie didattiche di tipo sia tradizionale (conoscenze storico-archeologiche, filologico-linguistiche e artistiche), sia innovativo (acquisizione e capacità applicativa dei più evoluti metodi indirizzati alla conoscenza della cultura materiale). I laureati del corso di Laurea Magistrale in Classical Archaeology-Archeologia Classica si configurano come futuri ricercatori con solida preparazione a livello teorico e pratico nelle discipline archeologiche che, fondata sull’archeologia romana, della Grecia e del Mediterraneo antico, è applicabile sia ai territori europei sia all’Africa e all’Asia. Scopo del corso è formare figure professionali di livello direttivo in grado di: collaborare e inserirsi nelle Istituzioni pubbliche e private preposte alla tutela e alla gestione del patrimonio archeologico-culturale nazionale e internazionale; inserirsi presso gli Enti Locali per i quali è prevista un’ampia delega nella gestione e nella valorizzazione dei Beni Culturali; assumere la direzione di progetti e programmi internazionali di cooperazione per la promozione del patrimonio archeologico dei paesi extra-europei e la valorizzazione delle risorse culturali anche a fini turistici.

Programmi insegnamenti CA curriculum 2023-2024
1. Obiettivi formativi

Gli obiettivi formativi del Corso mirano a un approfondimento della preparazione conseguita con il curriculum di studi di primo livello con particolare riferimento all’acquisizione di metodologie e di competenze che consentano un approccio critico al singolo dato, correttamente classificato, in prospettive di maggiore respiro. Gli obiettivi mirano, inoltre, a sviluppare capacità di ricerca individuale in relazione col dibattito scientifico a livello internazionale.

Obiettivi specifici sono l’acquisizione, oltre che di conoscenze tecnico-scientifiche individuali, anche di adeguate competenze professionali nelle culture dell’Italia antica dalla preistoria al medioevo, con particolare riferimento a Roma e alla cultura e civiltà romana. Gli obiettivi formativi del Corso mirano altresì ad arricchire le competenze raggiunte dallo studente in ambito strettamente archeologico con le conoscenze storico-artistiche, museologiche, linguistico-letterarie, storiche e di informatica applicata all’archeologia.

Il percorso formativo è stato organizzato in maniera da consentire allo studente una formazione completa nell’ambito delle archeologie, delle storie, delle metodologie e delle attività sul campo.

Conoscenza e comprensione

Il laureato possiede una elevata conoscenza delle civiltà antiche con competenze specialistiche nel settore dell’Archeologia Classica nei suoi diversi aspetti storico -culturali e alla luce delle più recenti acquisizioni in campo archeologico.

In particolare i laureati in Archeologia avranno acquisito le seguenti conoscenze e capacità di comprensione relative a:

– storia, lingue e letterature antiche

– specifici settori archeologici e storico-artistici

– alcune discipline naturalistiche applicate all’archeologia

– informatica applicata all’archeologia

– restauro e museologia

Tali competenze sono conseguite attraverso la partecipazione a lezioni teoriche, attività formative pratiche, preparazione di tesine e dell’elaborato finale.

La verifica avviene per mezzo di esami, scritti o orali, attività tutorate e discussione dell’elaborato finale.

Capacità di applicare conoscenza e comprensioni

I laureati magistrali del corso saranno in grado di condurre attività lavorative e di ricerca di livello avanzato in forma sia individuale sia come parte di gruppi in ambiti fortemente segnati dall’aspetto multidisciplinare entro una prospettiva culturale di ampio spettro (archeologia, storia, storia dell’arte, filologia, scienze naturali, informatica). Inoltre, saranno in grado di sviluppare capacità di risolvere problemi relativamente alla progettazione, alla gestione e al monitoraggio di programmi di ricerca e ad interventi nell’ambito dei beni culturali, anche in ambito internazionale.

Tali capacità sono acquisite principalmente attraverso un’attiva partecipazione alla fase di apprendimento teorico, alle attività formative pratiche, alla predisposizione di tesine e dell’elaborato finale.

La verifica viene effettuata attraverso esami di profitto, discussione dell’elaborato finale, valutazione dell’impegno e della capacità dimostrati nella partecipazione alle altre attività formative.

Un importante strumento didattico potranno essere tirocini attivati presso Enti esterni in base a specifiche convenzioni.

Autonomia di giudizio

La formazione del laureato gli consente di operare in diversi campi del terziario avanzato connessi ai beni culturali prendendo decisioni ed esprimendo pertinenti giudizi sulle principali tematiche delle aree interessate, assumendosi la responsabilità di ogni intervento, individuale e collettivo, anche in contesti europei ed internazionali. Tale capacità risulta efficace anche nel confronto dialettico con l’attività di altri specialisti che cooperano alla realizzazione multidisciplinare della ricerca.

La verifica dell’autonomia raggiunta viene effettuata attraverso esami di profitto e attraverso la valutazione del grado di partecipazione attiva e capacità di prendere decisioni durante la partecipazione alle altre attività formative pratiche, oltre che al momento di realizzazione dell’elaborato finale.

Abilità comunicative

Alla fine del loro percorso i laureati saranno in grado di operare in un ambiente lavorativo nazionale e internazionale, caratterizzato dal lavoro di squadra, interagendo positivamente con i colleghi e con gli interlocutori esterni. Dovranno perciò essere in grado di organizzare e comunicare chiaramente il proprio pensiero e la propria attività specificamente in ambito archeologico.

Esercitazioni e attività tutorate saranno allo stesso tempo strumento didattico e metodo di verifica.

Capacità di apprendimento

Alla fine del loro percorso i laureati possiedono le conoscenze necessarie e la consapevolezza critica per orientarsi in un percorso autonomo di ulteriore formazione in ambito internazionale (Dottorati di Ricerca, Scuole di Specializzazione e Master di II livello) o per affrontare il mondo del lavoro. In termini più generali, il laureato ha capacità di prendere decisioni, di coordinare il lavoro di altri e di rapportarsi con specialisti di altri settori. Il laureato è in grado di aggiornare le proprie conoscenze con l’evoluzione degli studi sulla società e sulla civiltà di riferimento utilizzando piattaforme informatiche di ambito internazionale (life-long learning).

Tali capacità di apprendimento sono acquisite per mezzo della partecipazione a lezioni telematiche, ad attività formative sottoposte a tutoraggio e per mezzo della predisposizione di tesine e dell’elaborato finale.

La verifica avviene in sede di esame e nella discussione dell’elaborato presentato per la prova finale.

2. Profilo professionale e sbocchi occupazionali previsti per i laureati

Il corso di laurea magistrale in Classical Archaeology prepara alla professione di Archeologo.

Funzione in un contesto di lavoro

Le competenze di conoscenza del patrimonio archeologico nelle diverse declinazioni, associate alla capacità di contestualizzazione storico-letteraria di monumenti e manufatti, prevista dal corso di studi, consente ai laureati l’attribuzione di una serie di funzioni nello studio delle società passate e delle relazioni che queste hanno avuto tra loro e con l’ambiente a partire dalla cultura materiale, attraverso un processo di recupero, analisi e interpretazione di queste tracce secondo metodologie che ne consentono la ricostruzione dei modi di vita e la loro evoluzione nel tempo.

In particolare, l’archeologo:

– conduce con funzioni di responsabilità indagini archeologiche, dalla fase di indagine preliminare (analisi delle fonti e della bibliografia precedente, preesistenti segnalazioni di emergenze, prospezioni) al vero e proprio intervento sul campo (ricognizione e scavo);

– collega le testimonianze della cultura materiale al contesto storico-culturale di riferimento;

– programma e cura attività di inventariazione, classificazione, catalogazione dei reperti archeologici provenienti da indagini sul terreno e/o custoditi in depositi delle soprintendenze, musei e collezioni, secondo gli standard nazionali e regionali, favorendone la pubblica fruizione, anche con l’ausilio di moderni strumenti informatici;

– realizza ed interpreta la documentazione grafica, cartografica e fotografica relativa ai siti ed ai reperti archeologici, anche utilizzando strumenti tecnologici in rapida evoluzione;

– sviluppa idee progettuali utili all’approfondimento della ricerca ma anche alla gestione ed alla tutela (valorizzazione e fruizione) del patrimonio archeologico.

 

Competenze associate alla funzione

Le competenze acquisite consentono al laureato una piena operatività nel campo della gestione del patrimonio archeologico, sia in termini di collaborazione con enti di ricerca e di tutela, sia nella direzione di scavi archeologici, di progetti di documentazione, di musei e di parchi archeologici. La formazione composita anche sotto il profilo storico-letterario permette piena operatività nei progetti di ricerca su scala nazionale ed internazionale.

Nel campo della valorizzazione del patrimonio e della comunicazione, sarà possibile accedere a funzioni di guida turistica, di collaborazione ad attività di comunicazione, anche nel campo dell’editoria specializzata nel settore.

L’archeologo possiede:

– conoscenza specialistica delle discipline e delle metodologie di intervento archeologiche;

– buona conoscenze delle discipline storiche, letterarie e storico artistiche utili a contestualizzare i resti della cultura materiale del passato;

– buona conoscenza degli strumenti utili alla lettura delle fonti e della bibliografia concernente siti e reperti archeologici, ovvero di una o più lingue antiche e di due o più lingue dell’UE;

– adeguata conoscenza della normativa europea, nazionale e regionale di settore;

– competenze tecniche e normativa relative all’inventariazione, alla schedatura, alla classificazione, alla catalogazione, alla documentazione grafica e fotografica di siti e reperti;

– capacità di operare con programmi ed applicativi informatici di gestione e consultazione del patrimonio culturale;

– capacità di progettare nuovi percorsi di ricerca e operazioni di gestione e tutela del patrimonio interagendo anche con altre figure professionali.

Sbocchi professionali

La preparazione acquisita dal laureato consente:

– di collaborare e inserirsi nelle Istituzioni pubbliche e private preposte alla tutela e alla gestione del patrimonio archeologico – culturale nazionale e internazionale

– di assumere la direzione di musei e parchi archeologici;

– di essere responsabile della gestione di progetti finalizzati alla conoscenza, conservazione e fruizione dei beni archeologici presso enti e istituzioni pubbliche e private e presso società private specializzate nella progettazione e gestione di programmi di cooperazione nazionale e internazionale per la promozione del patrimonio archeologico e la valorizzazione delle risorse culturali anche a fini turistici;

– di condurre ricerche sul terreno (scavi, prospezioni di superficie), su incarico degli enti preposti alla tutela, sia come singoli sia nell’ambito di attività svolte da associazioni professionali;

– di svolgere attività nel campo della comunicazione, sia a mezzo stampa che attraverso strumenti multimediali, relativa a temi archeologici;

– di partecipare a concorsi per guida turistica e assumere incarichi professionali specifici anche in ambito internazionale

– accedere agli specifici Dottorati e Master di II livello.

I laureati potranno dunque essere inseriti con funzioni di responsabilità in:

  1. a) organizzazione di attività complesse in più settori culturali;
  2. b) attività di ricerca (dottorati, enti di ricerca pubblica e privata);
  3. c) lavoro sul territorio come specialisti dell’intermediazione culturale;
  4. d) collaborazione con case editrici, giornali e media specializzati;
  5. e) progetti di cooperazione nazionale e internazionale;
  6. f) tutela dei beni culturali;
  7. g) valorizzazione dei beni culturali in territorio nazionale e internazionale, anche a fini turistici.

 

Il corso prepara alla professione di (codifiche ISTAT):

 

Archeologi – (2.5.3.2.4)

Curatori e conservatori di musei – (2.5.4.5.3)

3. Requisiti di ammissione

Sono richiesti i seguenti requisiti di accesso: Laurea o titolo equipollente, conseguito in Italia o all’estero, purché siano attuate le condizioni di seguito elencate.

Almeno 30 CFU (3 esami per le lauree “vecchio ordinamento” ante 509/99) maturati nell’ambito dei settori scientifico-disciplinari sottoelencati:

L-ANT/01 Preistoria e protostoria; L-ANT/04 Numismatica; L-ANT/06 Etruscologia e antichità italiche; L-ANT/07 Archeologia classica; L-ANT/08 Archeologia cristiana e medievale; L-ANT/09 Topografia antica; L-ANT/10 Metodologie della ricerca archeologica; L-OR/02 Egittologia e civiltà copta; L-OR/03 Assiriologia; L-OR/04 Anatolistica; L-OR/05 Archeologia e storia dell’arte del vicino oriente antico; L-OR/06 Archeologia fenicio punica; L-OR/11 Archeologia e storia dell’arte musulmana; L-OR/16 Archeologia e storia dell’arte dell’India e dell’Asia centrale; L-OR/20 Archeologia, storia dell’arte e filosofie dell’Asia orientale.

Almeno 60 CFU (5 esami per le lauree “vecchio ordinamento” ante 509/99) maturati nell’ambito dei settori scientifico-disciplinari sottoelencati:

da L-ANT/01 a L-ANT/10; L-ART/01, L-ART/04; da L-FIL-LET/01 a L-FIL-LET/12; L-LIN/01; da L-OR/01 a L-OR/18; da L-OR/20 a LOR/23; M-DEA/01, M-GGR/01, M-GGR/02; M-STO/01, da MSTO/06 a M-STO/09; da BIO/01 a BIO/05, BIO/07, BIO/08, BIO/10; da CHIM/01 a CHIM/06, CHIM/12, FIS/07; GEO/01, GEO/02, GEO/04, GEO/07, GEO/08, GEO/09, GEO/11; ICAR/06, ICAR/15, ICAR/17, ICAR/18, ICAR/19; ING-INF/05; IUS/01, IUS/09, IUS/10, IUS/14; SPS/05, SPS/13, SPS/14.

Per l’ammissione al corso si richiede un livello di conoscenza dell’inglese di livello B2. 

Gli studenti devono fornire una certificazione di inglese rilasciata da un istituto linguistico accreditato (ad es. IELTS, TOEFL, Cambridge, Pearson Test of Academic English, Trinity ISE, ecc.). In caso ne siano  sprovvisti, la Commissione di valutazione valuterà le competenze linguistiche tramite un colloquio.

Un’apposita Commissione è dedicata alla valutazione delle carriere pregresse degli studenti interessati al CdS.

4. Verifica della personale preparazione

L’ammissione al Corso di Laurea Magistrale è subordinata, oltre che al possesso dei requisiti curriculari predeterminati, al superamento di una verifica dell’adeguatezza della personale preparazione.

L’adeguatezza della personale preparazione è automaticamente verificata per coloro che hanno conseguito la laurea con una votazione finale superiore a 90/110. Nei casi in cui detto parametro non venga soddisfatto, la verifica si concluderà con un colloquio con una Commissione nominata dal Consiglio del CdS. Il colloquio avrà l’obiettivo di accertare le conoscenze dello studente relativamente agli ambiti disciplinari caratterizzanti, la sua maturità e la capacità di orientarsi fra i saperi di base.

5. Riconoscimento Crediti Formativi Universitari (CFU)

Ai fini del conseguimento del titolo di studio, non possono essere riconosciuti crediti formativi universitari (CFU) conseguiti nel corso di laurea che dà accesso al corso.

Possono essere riconosciuti i CFU conseguiti in altri Corsi di Laurea e Lauree Magistrali o Specialistiche, Master universitari di I e II livello e Corsi di formazione/perfezionamento universitari, purché congruenti con il settore scientifico disciplinare dell’insegnamento oggetto di riconoscimento.

Possono essere riconosciuti come crediti formativi universitari anche le conoscenze e le abilità professionali certificate individualmente, ai sensi della normativa vigente in materia. In proposito, l’Università, in conformità con il D.M. 22 ottobre 2004, n. 270, art. 5 comma 7, e successive modifiche, può riconoscere, secondo criteri predeterminati, le conoscenze e le abilità professionali certificate, esonerando lo studente dal sostenere determinate prove d’esame corrispondenti, nel massimo, a 12 CFU (art. 14, legge 30 dicembre 2010, n. 240).

La valutazione dei CFU diverrà definitiva soltanto all’atto dell’immatricolazione, previa presentazione della documentazione richiesta o delle autodichiarazioni, rese ai sensi del DPR 28.12.2000, n. 445 (come modificato dalla L. 183/2011).

Per richiedere la valutazione della carriera pregressa ai fini dell’ammissione al corso di laurea magistrale e del riconoscimento CFU, scrivere a infoarcheologia@unitelmasapienza.it.

6. Propedeuticità, progressione e connessioni tra gli insegnamenti
  1. (Propedeuticità) Per il Corso di Laurea non sono stati stabiliti vincoli di propedeuticità in quanto la struttura dei singoli percorsi formativi è definita secondo una sequenza scientifica, metodologica e temporale che corrisponde alla logica della propedeuticità. Per ciascuno degli insegnamenti del Corso di Laurea, i docenti indicano, inoltre, nel programma del corso le diverse propedeuticità utili e funzionali ad una formazione progressiva, integrata e completa. 2. (Progressività) La distribuzione degli insegnamenti nei due anni è strutturata per una progressività delle conoscenze. La progressione formativa è strettamente correlata alla articolazione degli insegnamenti per singola annualità e rispetto all’intero percorso formativo. La progressività riguarda non solo i contenuti formativi ma anche le metodologie di approccio e di analisi. 3. Le schede descrittive dei singoli insegnamenti con indicazione di SSD, CFU, obiettivi formativi, ambito disciplinare, modalità di accertamento del profitto, tipologia ed eventuali propedeuticità sono disponibili sulla pagina del Corso di Laurea Magistrale in Classical Archaeology del sito web di Ateneo.

L’articolazione nei due anni è stata formulata in base a una distribuzione degli insegnamenti che prevede per il primo anno la formazione storica e letteraria e, per quanto riguarda le archeologie, lo studio del territorio italiano (e più specificamente romano-laziale) prima e durante il lungo periodo di dominio romano. Il secondo anno sarà dedicato in maniera preponderante allo studio del territorio dopo la fine dell’impero romano (476 d.C.), sia in ambito più strettamente archeologico che storico-artistico, ma ci saranno anche approfondimenti metodologici sia in campo archeologico che tecnico-scientifico. Le altre attività formative (AAF) nei cantieri di scavo, nei parchi archeologici, nei musei sono previste, in abbinamento agli insegnamenti dei rispettivi anni, sia al primo che al secondo anno.

Di conseguenza nel primo anno lo studente potrà seguire, nelle attività Caratterizzanti, corsi di letteratura antica (Letteratura latina, L-FIL-LET/04, 6 cfu), di storia antica (greca o romana L-ANT/02 e 03, 6 cfu), delle archeologie “formative” (30 cfu) per la figura di un archeologo con speciali competenze nell’archeologia classica (Archeologia romana L-ANT/07) e di culture che ne costituiscono il background, quali la Preistoria e la protostoria (L-ANT/01) e l’Etruscologia e le antichità italiche (L-ANT/06). La metodologia applicata alla ricerca sul terreno è assicurata dalla Topografia (L-ANT/09). Già nel corso del primo anno sarà possibile (nell’ambito delle AAF, 6 cfu) sia partecipare alle attività archeologiche dei cantieri didattici degli scavi al Palatino e in altre aree di Roma e delle immediate vicinanze, sia effettuare sopralluoghi mirati nelle aree archeologiche e museali di Roma e del suo territorio.

Nelle attività Caratterizzanti del secondo anno lo studente potrà affinare, nelle archeologie, le sue conoscenze sia metodologiche (L-ANT/10, 6 cfu) sia del periodo romano post-imperiale, con l’Archeologia cristiana e medievale (L-ANT/08, 6 cfu). Infine, allo studente verrà data l’opportunità di scegliere una delle ‘archeologie orientali’ (L-OR/06 o L-OR/11, 6 cfu) che fanno ampio riferimento anche al territorio italiano nei secoli di poco precedenti o seguenti la Roma repubblicana e imperiale. Potrà inoltre acquisire una conoscenza tecnico-scientifica (6 cfu) di utilissima applicazione alla metodica archeologica.

La prova finale costituirà, alla fine del percorso, il momento in cui all’impegno dello studente nel corso dei due anni di studio farà seguito la possibilità di far confluire le sue conoscenze in un elaborato scritto che avrà per oggetto un argomento scelto dallo studente e concordato con il suo relatore.

8. Compilazione del piano di studi

Lo studente per il conseguimento del titolo deve acquisire 120 CFU, tramite il superamento o la convalida degli esami di profitto (sia quelli obbligatoriamente previsti dal piano che quelli a scelta dello studente), delle ulteriori attività formative, degli stages e tirocini e della prova finale. 

Per completare il piano di studi, lo studente deve scegliere gli esami a “scelta opzionale” e/o gli esami “a scelta dallo studente”. Dopo averli individuati, lo studente deve comunicarli a claudia.gioia@unitelmasapienza.it affinché siano inseriti nel suo libretto.

9. Tirocini

Gli studenti sono tenuti a svolgere un tirocinio curriculare per il completamento e il conseguimento della laurea. La durata del tirocinio curriculare è determinata dal numero di CFU previsti dal piano degli studi (9 CFU). Ogni CFU corrisponde a 25 ore di formazione.

Il tirocinio consiste in un’attività di scavo presso aree archeologiche nell’ambito delle missioni del Dipartimento di Scienze dell’Antichità dell’Università Sapienza di Roma.

Tirocini

10. Descrizione dei metodi di accertamento

La valutazione degli studenti, tramite verifiche di profitto (esame) si svolge in presenza, presso la sede centrale dell’Ateneo oppure presso i Poli Didattici.

Gli studenti regolarmente iscritti per la prima volta ai Corsi di Studio di Unitelma Sapienza possono sostenere gli esami soltanto a partire dal 45° giorno successivo all’immatricolazione/iscrizione; tale disposizione si applica a tutti i nuovi studenti, anche se trasferiti da altri Atenei. 

Tramite l’esame di profitto viene accertato l’avvenuto raggiungimento da parte dello studente degli obiettivi formativi prefissati dai singoli insegnamenti. Le modalità di valutazione finale dell’apprendimento sono descritte nei relativi Syllabus.

Il voto di profitto è espresso in trentesimi e la Commissione d’esame, in virtù di speciali meriti dello studente relativi all’approfondimento della materia, può conferire la lode. Per superare l’esame e acquisire i crediti formativi universitari corrispondenti alla materia oggetto d’esame, lo studente deve ottenere una votazione non inferiore a diciotto trentesimi. 

Indipendentemente dalle modalità di svolgimento dell’esame, la verbalizzazione sarà effettuata on-line (verbalizzazione digitale) esclusivamente dal Presidente della Commissione d’esame. 

Prima dell’inizio di ogni anno accademico, l’Università rende noto il calendario di tutti gli esami, riferiti al medesimo anno accademico, con i relativi appelli presso la sede centrale e presso le sedi decentrate dei Poli didattici dell’Università.

https://www.unitelmasapienza.it/studenti/calendari-esami/

11. Prova finale

La prova finale (24 CFU) consiste nell’elaborazione e nella discussione di un elaborato, redatto con la guida di un docente relatore, in cui il candidato dimostri la capacità di applicare le sue conoscenze alla realizzazione di una ricerca in uno degli ambiti costitutivi del Corso, di servirsi degli strumenti specifici, di formulare e discutere questioni di carattere scientifico con autonomia di giudizio e di esporre in forma efficace i risultati della ricerca.

La discussione della prova finale avviene esclusivamente in presenza, dinanzi a una Commissione di Laurea composta da almeno cinque membri convocati tra professori di ruolo, ricercatori, docenti a contratto dell’Ateneo.

La valutazione della prova finale è espressa in centodecimi. La prova si intende superata se la votazione riportata è pari o superiore a sessantasei/centodieci.

https://www.unitelmasapienza.it/studenti/conseguimento-titolo/

12. Passaggio ad un altro Corso di Studi di UnitelmaSapienza
13. Interruzione degli studi