Sprecare energia o energizzare i rifiuti?

Nell’articolo “Wasting energy or energizing waste? The public acceptance of waste-to-energy technology” pubblicato sulla rivista Energy, gli autori (Rocco Caferra, Idiano D’Adamo e Piergiuseppe Morone)  evidenziano il ruolo chiave giocato dalla sostenibilità sociale e dal coinvolgimento della comunità locali nella transizione sostenibile.

L’articolo discute la transizione energetica, concentrandosi sulla necessità di implementare politiche a sostegno della gestione sostenibile dei rifiuti e dei progetti di energia verde che, in assenza di opportuni incentivi finanziari, potrebbero non risultare sufficientemente redditizi e quindi non essere implementati.

La gerarchia tradizionale dei rifiuti promuove la prevenzione, la riduzione, il riutilizzo e il riciclo prima dello smaltimento in discarica, e i principi dell’economia circolare possono contribuire a ridurre i livelli di consumo ed ottimizzare l’impiego di energia, ma ciò richiede cambiamenti nei comportamenti di tutti gli attori coinvolti.

Lo studio presentato in questo articolo analizza il modello cosiddetto di “waste-to-energy” (WtE) in rapporto ai vantaggi che può portare, ma anche in rapporto al sentire comune della popolazione. Si tratta di un sistema controverso: sebbene il concetto di WtE sia considerato più sostenibile rispetto allo smaltimento in discarica, potrebbe tuttavia scoraggiare la pratica virtuosa del riciclo. A questo riguardo, infatti, La Commissione Europea lo supporta, purché non ostacoli livelli più alti di prevenzione, riutilizzo e riciclo.

Alcuni punti chiave messi in evidenza dagli autori sono i seguenti:

  • La raccolta differenziata dovrebbe essere massimizzata e i cittadini dovrebbero ricevere benefici economici per questo.
  • Il riuso e il riciclo dovrebbero essere massimizzati, ciò che non può essere differenziato dovrebbe essere recuperato.
  • Le pratiche di WtE sono cosa differente dalla semplice combustione dei rifiuti, poiché in grado di recuperare energia mantenendo elevati standard di controllo ambientale a protezione dei cittadini.
  • Lo smaltimento dei rifiuti in discarica deve essere completamente abolito e quanti più rifiuti possibile dovrebbero essere recuperati da esse (ad esempio, biogas) e utilizzati per produrre energia.

Questo lavoro ha inoltre sottolineato che l’efficacia delle politiche ambientali dipende non solo dal pur centrale livello di maturità delle tecnologie, ma anche da aspetti sociali e comportamentali. Con un focus specifico sulla tecnologia WtE, molto dibattuta, l’analisi ha dimostrato che l’accettazione pubblica può avere una forte influenza sulla penetrazione del mercato.

I risultati forniscono suggerimenti per i responsabili politici che cercano di orientare l’opinione pubblica verso l’accettazione dell’adozione di infrastrutture WtE. Tuttavia, questo percorso è complesso: sono necessari maggiori sforzi per comunicare i benefici del WtE al fine di ridurre le preoccupazioni per la salute e l’ambiente. Una informazione chiara e trasparente deve essere promossa dalle istituzioni in modo che i cittadini siano consapevolmente di supporto a questa tecnologia. La comunicazione sostenibile e l’informazione trasparente possono giocare un ruolo chiave nel supportare le scelte di tecnologie verdi, se guidate da politiche che promuovano il messaggio che “energizzare i rifiuti” sia più conveniente e sostenibile che “sprecare energia”.