UnitelmaSapienza, is organizing the 1st SEEDS Summer School on Behavioural Economics for Sustainability.
The aim of the school is to train PhD students and junior researchers working in the field of sustainability transition who are interested in applying behavioural tools.
Theoretical lectures on behavioural economics will be accompanied with applicative modules. The school is organised by the Bioeconomy in Transition Group – BiT-RG (UnitelmaSapienza), in collaboration with University of Ferrara and the Sustainability Environmental Economics and Dynamics Studies (SEEDS). SEEDS is an inter-university research centre which develops research and higher education projects in the fields of ecological and environmental economics, with a special focus on the role of policy and innovation.
Programme
The Summer School will include an icebreaking event (1st October), one and a half days of lectures, and a half day dedicated to selected applicants’ presentations, reserved for PhD and Junior researchers (2nd-3rd October).
Specifically, this session can provide feedback and mentoring opportunities to the younger community.
The detailed programme is available at this link.
Sustain: puntare sulla sostenibilità oggi più che mai!
Il concetto di sostenibilità sta attirando sempre maggiore attenzione, poiché ciascuno di noi è sempre più consapevole delle conseguenze che le nostre azioni hanno sull’ambiente in cui viviamo. Una delle sfide più critiche che l’umanità deve affrontare è la scarsità di risorse, che dovrebbero raggiungere i loro limiti nel prossimo futuro.
Associato a questo, vi è un aumento dei rifiuti generati come conseguenza della rapida crescita della popolazione mondiale (in particolare nelle aree urbane) e un parallelo aumento del reddito globale. Per far fronte a questi problemi, si rende necessario superare il modello di produzione lineare basato su consumi di massa e l’enorme produzione di rifiuti. Tale modello si rivela inadeguato a fornire soluzioni strutturali per una transizione sostenibile e di lungo periodo.
È quindi necessario un cambio di paradigma per ripensare e innovare i processi produttivi e i modelli di consumo in modo tale che i materiali e l’energia siano utilizzati in maniera efficiente all’interno di un sistema ‘a circuito chiuso’. Questa strategia, che prevede un uso circolare delle risorse naturali, si basa sul presupposto che tutto sia una risorsa per qualcos’altro, poiché in natura non vengono mai generati rifiuti.
Sebbene l’economia circolare non abbia né una definizione unanimemente condivisa né metodologie di misurazione standardizzate, essa gioca un ruolo centrale nella transizione verso la sostenibilità in quanto in grado di mantenere la massima utilità di prodotti, componenti e materiali, in coerenza con gli obiettivi dell’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile. Nonostante alcune opinioni controverse, il concetto di economia circolare sta assumendo un ruolo centrale nel dibattito sullo sviluppo sostenibile e, per questo motivo, merita attenzione.


È evidente quindi come i cambiamenti in atto richiedano uno sforzo congiunto da parte dell’accademia, del mondo della ricerca e dei policy maker per adeguare il sistema produttivo, unitamente ai modelli di consumo, alle nuove sfide della sostenibilità.
Il coinvolgimento di questa pluralità di soggetti rappresenta inoltre un requisito essenziale per lo sviluppo di soluzioni innovative che possano trovare un’effettiva applicazione pratica e fornire un sostegno concreto alla transizione verso la sostenibilità. A tal fine, è già stata instaurata una stretta collaborazione con la Rete delle Università per lo Sviluppo Sostenibile (RUS), volta a favorire la condivisione di competenze ed esperienze e incrementare gli impatti positivi delle iniziative intraprese da UnitelmaSapienza.
In questo quadro di rapido cambiamento e necessaria transizione, si inseriscono le attività promosse dalla Scuola di alta formazione sulla sostenibilità e l’economia circolare (SUSTAIN).

Scrivici
sustain@unitelmasapienza.it

Roma 00161
Piazza Sassari, 4