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Insegnamento

ISTITUZIONI DI DIRITTO PRIVATO

Docente

FRANCESCA BERTELLI

1. Conoscenze e competenze da acquisire

Conoscenza delle nozioni basilari del diritto privato italiano, che vengono sintetizzate nelle definizioni di ogni istituto;
Sviluppo di una terminologia giuridica appropriate e della padronanza di un lessico tecnico specifico;
Acquisizione delle definizioni dei principali istituti del diritto privato e degli essenziali profili di disciplina dei principali istituti privatistici;
Capacità di comprensione dei meccanismi di interpretazione delle norme giuridiche e dei metodi argomentativi volti all'applicazione delle regole ai singoli casi concreti;
Acquisizione delle conoscenze tecniche che permettono di comprendere le dinamiche giuridiche in relazione ai fenomeni economici e ai comportamenti umani che coinvolgono istituti del diritto privato
Acquisizione, con metodo analitico, delle competenze per effettuare gli opportuni collegamenti tra le norme
Capacità di esposizione delle argomentazioni giuridiche.

2. Programma / Contenuti

Il programma del corso si articola in cinque macroaree.
- I. “Norma giuridica, persona fisica e giuridica, capacità e diritti fondamentali”:
- II. “Proprietà e possesso”:
- III. “Contratto”
- IV. “Obbligazioni”
- V. “Tutela dei diritti”.

3. Testi di studio

È obbligatorio lo studio delle videolezioni sugli argomenti del programma e l’affiancamento dello studio con l’analisi delle norme giuridiche di riferimento per ciascun istituto trattato.
Lo studio delle videolezioni deve essere affiancato dallo studio di un manuale di diritto privato di recente pubblicazione (non anteriore al 2020 e non un mero riassunto) a scelta dello studente, da studiarsi per le parti corrispondenti al programma trattato nelle videolezioni. Si segnalano:
- C.M. Bianca e M. Bianca, Istituzioni di Diritto Privato, Milano, 2022
- L. Nivarra, C. Scognamiglio e V. Ricciuto, Istituzioni di diritto privato, Torino, 2021

Lo studio delle videolezioni e del manuale deve sempre accompagnarsi alla conoscenza diretta delle fonti normative richiamate. È quindi indispensabile l’utilizzo di un codice civile aggiornato.

4. Metodi, strategie e strumenti didattici

Primaria fonte sono le videolezioni e il testo di riferimento.
Sono previsti dei webseminar di approfondimento su alcuni istituti centrali della materia.
Il docente e i tutor sono disponibili, a seguito di richiesta via email, a svolgere un ricevimento personale (anche in chat o videoconferenza), per dirimere eventuali dubbi sugli argomenti in programma.

5. Prove di verifica delle conoscenze

Nella pagina dell’insegnamento si trovano alcune domande esemplificative, tra quelle che la commissione solitamente rivolge allo studente in sede d'esame. Lo studente che è in grado di rispondere in modo esauriente a tale tipologia di domande, esponendo la disciplina degli istituti e fornendo esempi pratici a supporto, ha ottime probabilità di superare l'esame. Il glossario del corso è, inoltre, un’etivity che consente allo studente di cimentarsi con la formulazione di una risposta tecnica e permette di acquisire maggiore padronanza della terminologia giuridica.
Ciclicamente, possono essere organizzate simulazioni dell'esame.

6. Modalità di valutazione finale dell’apprendimento

Esame orale, dinanzi alla Commissione presieduta dal docente titolare del corso, composta anche dai cultori. In caso di valutazione dei cultori, si può sempre chiedere valutazione integrativa del presidente.
La Commissione rivolge quattro domande su tematiche afferenti a macroaree distinte oggetto del programma. Ai fini del superamento dell’esame (con una valutazione minima di 18/30) è necessario rispondere in modo almeno sufficiente ad un minimo di tre delle domande proposte. Tuttavia, la grave insufficienza su un’intera macroarea preclude il superamento dell’esame: se una delle domande risulta gravemente insufficiente, ne verrà posta una seconda sulla medesima macroarea e, qualora anche la risposta alla seconda domanda sulla stessa area risulti insufficiente, l’esame avrà esito negativo.
Quando il membro della Commissione acquisisce idonei elementi di valutazione, interrompe l'esame e ne comunica l'esito allo studente.
La valutazione ha ad oggetto non solo la conoscenza dei contenuti, ma anche la capacità espositiva dello studente e l’utilizzo di una terminologia appropriata.
Per raggiungere la valutazione di 30/30 e lode, lo studente deve dimostrare di padroneggiare il lessico giuridico che utilizza, esporre i contenuti in modo chiaro e preciso, definire correttamente l’istituto, delinearne le peculiarità disciplinari ed essere in grado di effettuare in autonomia collegamenti con altri istituti all’interno del codice, cogliendone altresì le implicazioni pratiche.
La partecipazione attiva alle attività di didattica integrativa proposte è valutata positivamente in sede d’esame, con l’attribuzione di un punteggio premiale da 1 a 3 punti a seconda del grado e della qualità di interazione valutata dal docente nel corso delle etivity.

7. Modalità e contesti di applicazione professionale delle conoscenze acquisite

Le conoscenze acquisite sono di base per le relazioni intersoggettive privatistiche, risultando utili in ogni ambito professionale, ma in modo particolare nei seguenti:
- direzione/controllo nelle p.a.;
- impiego in aree giuridico-legali delle p.a. o di imprese private;
- direzione/controllo aziendale;
- consulenza legale/gestionale;
- gestione imprenditoriale;
- mediazione professionale;
- professioni legali o bancarie;
- docenza;
- impresa agricola o familiare o piccola impresa;
- gestione di patrimoni.

8. Note (eventuali)