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Insegnamento

ISTITUZIONI DI DIRITTO PRIVATO

Docente

ELEONORA JACOVITTI

1. Conoscenze e competenze da acquisire

Conoscenza delle nozioni basilari del diritto privato italiano, che vengono sintetizzate nelle definizioni di ogni istituto, e acquisizione delle definizioni stesse e degli essenziali profili di disciplina dei principali istituti privatistici;
Sviluppo di una terminologia giuridica appropriate e della padronanza di un lessico tecnico specifico;
Capacità di comprensione dei meccanismi di interpretazione delle norme giuridiche e dei metodi argomentativi volti all'applicazione delle regole ai singoli casi concreti;
Acquisizione delle conoscenze tecniche che permettono di comprendere le dinamiche giuridiche in relazione ai fenomeni economici e ai comportamenti umani che riguardano i diritti personalissimi;
Cognizione degli orientamenti giurisprudenziali;
Acquisizione, con metodo analitico, delle competenze per effettuare gli opportuni collegamenti tra le norme, in modo da raggiungere un proprio convincimento in chiave ermeneutica;
Capacità di esposizione delle argomentazioni giuridiche.

2. Programma / Contenuti

Il programma del corso si articola in cinque macroaree.
- I. “Norma giuridica, persona fisica e giuridica, capacità e diritti fondamentali”;
- II. “Proprietà e possesso”;
- III. “Contratto”;
- IV. “Obbligazioni”;
- V. “Tutela dei diritti”.

3. Testi di studio

È obbligatorio lo studio delle videolezioni sugli argomenti del programma.
L’argomento “Caso fortuito e responsabilità per custodia” deve essere studiato tramite il testo:
-G.E. Napoli, Caso fortuito e responsabilità per custodia, Torino, Giappichelli, 2023.
Lo studio delle videolezioni può essere affiancato dallo studio di un manuale di diritto privato di recente pubblicazione (non anteriore al 2020 e non un mero riassunto) a scelta dello studente. Si segnala il volume di C.M. Bianca, Istituzioni di diritto privato, Milano, Giuffrè, 2022.
Lo studio deve sempre accompagnarsi alla conoscenza diretta delle fonti normative richiamate. È quindi indispensabile l’utilizzo di un codice civile aggiornato.

4. Metodi, strategie e strumenti didattici

Primaria fonte sono le Videolezioni e il testo “Caso fortuito e responsabilità per custodia”.
Sono previsti dei webseminar di approfondimento su alcuni istituti.
A richiesta (mediante e-mail), si può svolgere un ricevimento personale (anche in chat o videoconferenza) da parte del docente o di un cultore, per dirimere eventuali dubbi sugli argomenti in programma.

5. Prove di verifica delle conoscenze

Nella pagina dell’insegnamento si trovano cento domande di diritto privato, tra quelle che la commissione solitamente rivolge allo studente in sede d'esame.
Lo studente che è in grado di rispondere in modo esauriente a quelle domande, riferendo alla commissione d'esame gli oggetti delle lezioni sui relativi argomenti, ha ottime probabilità di superare l'esame.
Si svolgono simulazioni dell'esame, su esplicita richiesta da parte degli studenti. Sono previste, oltre alle simulazioni d’esame, altre attività interattive di autovalutazione, come forum domande e risposte.

6. Modalità di valutazione finale dell’apprendimento

Esame orale, dinanzi alla Commissione presieduta dal titolare dell’insegnamento, composta
anche dai cultori.
In caso di valutazione dei cultori, si può sempre chiedere valutazione integrativa del
presidente.
La Commissione rivolge quattro domande su tematiche afferenti a macroaree distinte
oggetto del programma. Ai fini del superamento dell’esame (con una valutazione minima di
18/30) è necessario rispondere in modo almeno sufficiente ad un minimo di tre delle domande
proposte. Tuttavia, la grave insufficienza su un’intera macroarea preclude il superamento
dell’esame: se una delle domande risulta gravemente insufficiente, ne verrà posta una
seconda sulla medesima macroarea e, qualora anche la risposta alla seconda domanda sulla
stessa area risulti insufficiente, l’esame avrà esito negativo.
Quando il membro della Commissione acquisisce idonei elementi di valutazione, interrompe
l'esame e ne comunica l'esito allo studente.
La valutazione ha ad oggetto non solo la conoscenza dei contenuti, ma anche la capacità
espositiva dello studente e l’utilizzo di una terminologia appropriata.
Per raggiungere la valutazione di 30/30 e lode, lo studente deve dimostrare di padroneggiare
il lessico giuridico che utilizza, esporre i contenuti in modo chiaro e preciso, definire
correttamente l’istituto, delinearne le peculiarità disciplinari ed essere in grado di effettuare in
autonomia collegamenti con altri istituti all’interno del codice, cogliendone altresì le
implicazioni pratiche.
La partecipazione attiva alle attività di didattica integrativa proposte è valutata positivamente
in sede d’esame, con l’attribuzione di un punteggio premiale da 1 a 3 punti a seconda del
grado e della qualità di interazione valutata dal docente nel corso delle etivity.

7. Modalità e contesti di applicazione professionale delle conoscenze acquisite

Le conoscenze acquisite sono di base per le relazioni intersoggettive privatistiche, risultando
utili in ogni ambito professionale, ma in modo particolare nei seguenti:
- direzione/controllo nelle p.a.;
- impiego in aree giuridico-legali delle p.a. o di imprese private;
- direzione/controllo aziendale;
- consulenza legale/gestionale;
- gestione imprenditoriale;
- mediazione professionale;
- professioni legali o bancarie;
- docenza;
- impresa agricola o familiare o piccola impresa;
- gestione di patrimoni.

8. Note (eventuali)

Dopo aver studiato la materia lo studente è in grado di fornire una sua soluzione giuridica ai
problemi interpretativi che riguardano i casi concreti di rilievo privatistico.
Ciò risulta particolarmente utile a chi intende svolgere attività legale o gestionale, in quanto il
metodo analitico del diritto privato insegna a fornire il supporto argomentativo di base per
l'assunzione di responsabilità commerciale/professionale e per la consulenza.