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Insegnamento

DIRITTO PENALE E REATI AMBIENTALI

Docente

VINCENZO MONGILLO

1. Conoscenze e competenze da acquisire

Il Corso, con riferimento alla “parte generale” del diritto penale, mira all’acquisizione delle nozioni essenziali relative alla struttura del reato, ai suoi elementi costitutivi (comuni a tutti i reati o ad alcune classi più o meno ampie di reati) e ai principali istituti codicistici. Pertanto, al termine del Corso lo studente dovrà̀ aver acquisito la capacità di lettura e di comprensione delle norme penali alla luce dei principi costituzionali, delle fonti sovranazionali e della teoria generale del reato.
Per quanto concerne la “parte speciale”, il Corso intende focalizzarsi, da un lato, sulle principali fattispecie di reato contro la pubblica amministrazione e, dall’altro, sulla tutela penale ambientale. Sotto quest’ultimo profilo, oggetto di approfondimento saranno le principali figure di reato ambientale (nuovi delitti introdotti nel codice penale dalla legge n. 68/2015 e contravvenzioni previste nella legislazione complementare), la procedura di estinzione delle contravvenzioni in materia ambientale disciplinata dalla parte VI-bis del d.lgs. n. 152/2006, la responsabilità̀ “da reato” delle società̀ e degli enti collettivi per reati ambientali.
Più in generale, il Corso tende a sviluppare: l’attitudine al ragionamento giuridico; la comprensione del rapporto di necessaria implicazione e interazione dialettica tra la parte generale e la parte speciale del diritto penale; la capacità di coordinare tra loro le questioni teoriche e quelle pratiche, anche mediante la disamina della casistica giurisprudenziale più significativa.

2. Programma / Contenuti

I. Introduzione
1. Le fonti normative del diritto penale italiano. 2. Caratteristiche e funzioni del diritto penale. 3. Il diritto penale tra forma e sostanza. 4. Pena criminale e altre tipologie sanzionatorie
II. Perché ed entro quali limiti si punisce
1. Scopi e legittimazione del diritto penale. 2. I principi e le finalità di una politica criminale costituzionalmente orientata. 3. La funzione di tutela sussidiaria di beni giuridici. 4. Le finalità della pena. 5. I principi costituzionali del diritto penale: legalità, offensività, colpevolezza, rieducazione. 6. L’influenza del diritto dell’Unione europea e della CEDU sul diritto penale interno
III. Chi si punisce
1. I soggetti del diritto penale. 2. Il problema dei soggetti responsabili nelle organizzazioni complesse. 3. La responsabilità “da reato” degli enti collettivi: il d.lgs. n. 231/2001
IV. Cosa si punisce
1. La teoria generale del reato e le diverse concezioni analitiche del reato. 2. Gli elementi essenziali del reato alla stregua della teoria c.d. tripartita: tipicità, antigiuridicità̀ e colpevolezza. 3. Il reato commissivo doloso. 4. Il reato colposo. 5. Il reato omissivo. 6. L’antigiuridicità̀ e le sin- gole scriminanti. 7. Il concetto di colpevolezza e le scusanti. 8. La capacità di colpevolezza: l’imputabilità e le cause di esclusione. 9. Disciplina dell’errore. Errore sul fatto ed errore sul di- vieto. 10. Il problema della responsabilità oggettiva. 11. Le cause di non punibilità. La particola- re tenuità del fatto (art. 131-bis c.p.). 12. Le forme di manifestazione del reato: il delitto tentato; reato circostanziato; concorso di persone nel reato. 13. Concorso apparente di norme e con- corso di reati
V. Come si punisce (o ci si astiene dal punire)
1. La sequenza reato-pena e le sue possibili interruzioni. Le c.d. “tecniche di degradazione” dell’illecito. 2. Le pene legali e la commisurazione della pena. 3. Le pene sostitutive. 4. L’esecuzione della pena. Il problema del sovraffollamento carcerario e le misure alternative alla detenzione. 5. Il sistema del “doppio binario”. Le misure di sicurezza. 6. Le vicende della punibilità. Le cause di estinzione del reato e della pena
VI. La parte speciale del diritto penale
1. I rapporti tra la parte generale e la parte speciale del diritto penale. 2. Analisi dei principali delitti contro la pubblica amministrazione: i reati concussione, corruzione e induzione indebita; abuso d’ufficio; malversazione a danno dello Stato e indebita percezione di erogazioni pubbliche. 3. Il diritto penale ambientale. I nuovi delitti ambientali introdotti nel codice penale dalla l. n. 68/2015. I delitti e le contravvenzioni in materia ambientale previste dal d.lgs. n. 152/2006. 4. La procedura di estinzione delle contravvenzioni ambientali di cui alla parte VI-bis del d.lgs. n. 152/2006. 5. La responsabilità degli enti per reati ambientali ex d.lgs. n. 231/2001 e i modelli di organizzazione in materia ambientale.

3. Testi di studio

Per la Parte generale del diritto penale gli studenti potranno scegliere uno tra i seguenti testi:
- F. PALAZZO – R. BARTOLI, Corso di diritto penale. Parte generale, Giappichelli, IX ed., 2023.
- G. FIANDACA – E. MUSCO, Diritto penale. Parte generale, Zanichelli, ultima edizione disponibile.
- G. MARINUCCI – E. DOLCINI – G.L. GATTA, Manuale di diritto penale, ultima edizione 2023.
Per la Parte speciale:
- Reati contro la pubblica amministrazione (è sufficiente studiare le videolezioni sul tema e il materiale allegato); volendo utilizzare un testo aggiornato, si può consultare, ad es., R. BARTOLI – M. PELISSERO – S. SEMINARA, Diritto penale. Lineamenti di parte speciale, Torino, 2a ed., 2022, pp. 429-607.
- C. RUGA RIVA, Diritto penale dell'ambiente, Giappichelli, ultima edizione disponibile.
È necessario affiancare ai manuali un qualsiasi codice penale di recente pubblicazione.

4. Metodi, strategie e strumenti didattici

Al centro dell’approccio didattico vi è lo studente e i processi di apprendimento.
Le modalità dell’interazione didattica con il docente/tutor e gli altri studenti sono finalizzate a promuovere il ruolo attivo e centrale dello studente e a creare un contesto di apprendimento collaborativo volto a supportarne la motivazione lungo tutto il percorso didattico.
Il Corso utilizza:
- videolezioni erogate in modalità asincrona e slides in pdf presenti in formato bacheca;
- libri di testo, codice penale, contributi dottrinali, materiali casistici e giurisprudenziali indicati dal docente;
- lezioni in web-conference (della durata di 1 ora e in modalità sincrona) dedicati all’approfondimento di un tema fondamentale ai fini del superamento dell’esame, a novità normative, all’analisi e alla discussione di un caso giudiziario con elaborazione di una soluzione, o al riepilogo di argomenti del corso, secondo il calendario pubblicato sulla bacheca del corso;
- incontri in presenza o in videoconferenza con il docente o con la tutor;
- partecipazione a Convegni o a Giornate di Studio, segnalati dal docente nella bacheca, con possibilità di sviluppare tesine, report o project work da parte dello studente.

5. Prove di verifica delle conoscenze

Lo studente può verificare le conoscenze acquisite attraverso un percorso formativo di autovalutazione online composto da un percorso di studio e da quesiti a risposta multipla, rispondenti ai temi trattati nelle videolezioni, sui libri di testo e nel materiale didattico fornito dal docente

6. Modalità di valutazione finale dell’apprendimento

Lo studente, dopo aver studiato la materia, sostiene una prova, l’esame, al fine della valutazione del profitto. L’esame si svolge in presenza, dinanzi a una Commissione presieduta dal docente titolare dell'insegnamento o in videoconferenza. La prova di esame verte sul programma pubblicato in bacheca. La prova d’esame si svolge in forma orale.
Per sostenere l’esame lo studente deve preventivamente prenotarsi, entro termini congrui adeguatamente indicati.
Tramite l’esame di profitto viene accertato, e poi certificato, l’avvenuto raggiungimento da parte dello studente degli obiettivi formativi prefissati per la presente materia.
La certificazione avviene mediante la redazione di un verbale, in modalità telematica, a cura del docente. Il voto di profitto è espresso in trentesimi.
Per superare l’esame lo studente deve ottenere una votazione non inferiore a diciotto/trentesimi: tale valutazione consente l’acquisizione dei crediti formativi universitari corrispondenti alla materia oggetto d’esame.
Ai fini della valutazione si tiene conto anche della effettiva e attiva partecipazione alle attività didattiche interattive. In particolare, lo studente potrà concordare con il docente una attività connessa alla partecipazione alle e-tivities realizzate, tra cui, ad esempio, la redazione di un parere su un caso pratico o la redazione di una breve tesina su uno degli argomenti proposti dal docente (della lunghezza di 10 cartelle pari a 25.000 caratteri). L’elaborato dovrà essere inviato al docente 20 giorni prima della data di esame. In caso di valutazione positiva, dell’attività svolta si terrà conto nella valutazione finale dell’esame.

7. Modalità e contesti di applicazione professionale delle conoscenze acquisite

Il Corso consente di avviarsi alla carriera di Avvocato penalista, nonché di affrontare qualsiasi concorso pubblico, specialmente quelli nei quali il diritto penale risulta materia elettiva: Magistratura, Polizia di Stato, Polizia penitenziaria, Guardia di Finanza, Polizia Municipale; Forze Armate (Esercito Italiano; Marina Militare; Aeronautica Militare; Arma dei Carabinieri); ed altresì i concorsi pubblici nelle pubbliche amministrazioni dedite alla tutela dell’ambiente.
Inoltre fornisce un’adeguata conoscenza per svolgere attività di consulenza d’impresa, soprattutto in materia di reati ambientali, di responsabilità “da reato” degli enti e di responsabilità penale nelle organizzazioni complesse.
Infine offre le basi per l’avviamento alla Carriera Universitaria, permettendo di affrontare con un’adeguata preparazione l’esame di ammissione ai Corsi di Dottorati di Ricerca in Diritto Penale.

8. Note (eventuali)

Lo Studente può scegliere di svolgere la tesi di Laurea in Diritto Penale previa approvazione del Docente e consultazione del manuale per la redazione della tesi di laurea, scaricabile a questo indirizzo: www.unitelmasapienza.it/sites/default/files/mediaroot/documenti/vademecum_tesi_di_laurea_0.pdf