Insegnamento
DIRITTO DELLA CRISI DELLE IMPRESE
Docente
GABRIELLA TOTA
Il corso si articola nelle seguenti ripartizioni: profili introduttivi e generali in materia di composizione delle crisi d’impresa; la liquidazione giudiziale; il concordato preventivo e gli altri strumenti di regolazione concordata della crisi d’impresa; la composizione delle crisi da sovraindebitamento; l’esdebitazione.
La frequenza al corso presuppone una adeguata conoscenza del diritto civile e del diritto commerciale.
Il corso si articola nelle seguenti ripartizioni: profili introduttivi e generali in materia di composizione delle crisi d’impresa; la liquidazione giudiziale; il concordato preventivo e gli altri strumenti di regolazione concordata della crisi d’impresa; la composizione delle crisi da sovraindebitamento; l’esdebitazione.
La frequenza al corso presuppone una adeguata conoscenza del diritto civile e del diritto commerciale.
Un testo a scelta tra i seguenti:
A. NIGRO-D. VATTERMOLI, Diritto della crisi delle imprese, Società editrice il Mulino, Bologna.
S. PACCHI-S. AMBROSINI, Diritto della crisi e dell’insolvenza, Zanichelli, Bologna.
Del testo scelto occorrerà procurarsi l’edizione più aggiornata.
La didattica è erogata mediante lezioni registrate in piattaforma, di durata variabile compresa tra i 30 e i 40 minuti, corredate di slides.
Vengono svolti webinar su singole aree tematiche previamente indicate dal docente, nonché webinar di problem solving su casi concreti.
Ulteriori supporti all’attività didattica sono costituiti dai test di verifica e feedback (batterie di quiz, risposte brevi e componimenti), che consentono allo studente di verificare, in qualunque momento, il livello di acquisizione delle proprie conoscenze sui contenuti del corso.
Test di verifica e feedback (batterie di quiz, risposte brevi e componimenti) per ciascuna delle aree tematiche nelle quali si articola il corso.
L’esame consiste in un colloquio orale in cui lo studente dovrà dimostrare di conoscere e comprendere gli istituti e i principi del diritto concorsuale, oltre che di saperli applicare a casi pratici sottoposti alla sua attenzione dal docente attraverso la prospettazione di esempi concreti. Lo studente dovrà saper analizzare in autonomia le fonti e gli orientamenti giuridici rilevanti del diritto concorsuale e utilizzare correttamente il lessico tecnico-giuridico della materia, così dimostrando di aver conseguito il metodo di studio e la capacità di apprendimento necessari a proseguire anche in autonomia l’approfondimento della materia.
Per il superamento dell’esame finale occorre conseguire un voto non inferiore a 18/30. Lo studente deve dimostrare di aver acquisito una conoscenza sufficiente degli argomenti indicati nelle diverse parti in cui si articola il programma. Per conseguire un punteggio pari a 30/30 e lode, lo studente deve dimostrare di aver acquisito una conoscenza eccellente di tutti gli argomenti trattati durante il corso ed essere in grado di raccordarli in modo logico e coerente.
Ai fini dell’attribuzione del voto in trentesimi si terrà conto dei seguenti criteri di valutazione: conoscenza e comprensione degli istituti e dei principi della materia e capacità di applicarli a casi concreti (60%); proprietà del lessico tecnico-giuridico, capacità di consultare e valutare le fonti rilevanti e acquisizione del metodo di studio (30%); partecipazione alle e-tivity (10%).
Le conoscenze acquisite nell’insegnamento possono trovare applicazione, oltre che negli ambiti professionali tradizionali (in particolare, avvocatura e magistratura), anche in numerosi settori del privato, come quelli bancario e assicurativo.