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Insegnamento

DIRITTO DELL’ARBITRATO E RISOLUZIONE ALTERNATIVA DELLE CONTROVERSIE

Docente

GABRIELLA TOTA

1. Conoscenze e competenze da acquisire

Il corso mira a far conseguire allo studente la conoscenza della disciplina dell’arbitrato regolato dal codice di procedura civile, nonché degli altri strumenti di risoluzione non giurisdizionale del contenzioso (mediazione, negoziazione assistita, risoluzione delle controversie in via amministrativa), attraverso l’esame sia della disciplina positiva, sia della dottrina e della giurisprudenza che hanno contribuito al sedimentarsi della materia. Al termine del corso lo studente sarà in grado di comprendere il funzionamento dei principali metodi di risoluzione alternativa delle controversie, oltre che di apprezzarne le differenze e i vantaggi rispetto alla tutela erogata dall’autorità giudiziaria ordinaria. Acquisirà inoltre le conoscenze necessarie per valutare autonomamente quando una controversia possa o debba essere risolta mediante una negoziazione assistita piuttosto che attraverso una mediazione o un arbitrato, e saprà in che modo ciascuno di tali strumenti di ADR sia attivabile e che tipo di risultati esso consenta di ottenere; acquisirà la terminologia di base della disciplina e sarà in grado di comunicare efficacemente con interlocutori specialisti e non della materia; mediante la redazione di relazioni scritte, simulazioni e analisi dei casi, acquisirà la capacità di risolvere autonomamente problemi di natura giuridica e di formulare giudizi.

2. Programma / Contenuti

Il corso si articola nelle seguenti ripartizioni: mediazione; negoziazione assistita; arbitrato; tutela alternativa del garante dei dati personali; risoluzione delle controversie ad opera di altre autorità amministrative; risoluzione alternativa delle controversie dei consumatori.
La frequenza al corso presuppone una adeguata conoscenza del diritto civile e del diritto processuale civile.

3. Testi di studio

F.P. LUISO, Diritto processuale civile. La risoluzione non giurisdizionale delle controversie (vol. V), Giuffrè, Milano, ultima edizione.

4. Metodi, strategie e strumenti didattici

La didattica è erogata mediante lezioni registrate in piattaforma, di durata variabile compresa tra i 30 e i 40 minuti, corredate di slides.
Vengono svolti webinar su singole aree tematiche previamente indicate dal docente, nonché webinar di problem solving su casi concreti.
Ulteriori supporti all’attività didattica sono costituiti dai test di verifica e feedback (batterie di quiz, risposte brevi e componimenti), che consentono allo studente di verificare, in qualunque momento, il livello di acquisizione delle proprie conoscenze sui contenuti del corso.

5. Prove di verifica delle conoscenze

Test di verifica e feedback (batterie di quiz, risposte brevi e componimenti) per ciascuna delle aree tematiche nelle quali si articola il corso.

6. Modalità di valutazione finale dell’apprendimento

L’esame consiste in un colloquio orale in cui lo studente dovrà dimostrare di conoscere e comprendere gli istituti e i principi del Diritto dell'arbitrato e degli altri strumenti di risoluzione non giurisdizionale delle controversie, oltre che di saperli applicare a casi pratici sottoposti alla sua attenzione dal docente attraverso la prospettazione di esempi concreti. Lo studente dovrà saper analizzare in autonomia le fonti e gli orientamenti giuridici rilevanti del Diritto dell'arbitrato interno e utilizzare correttamente il lessico tecnico-giuridico della materia, così dimostrando di aver conseguito il metodo di studio e la capacità di apprendimento necessari a proseguire anche in autonomia l’approfondimento della materia.
Per il superamento dell’esame finale occorre conseguire un voto non inferiore a 18/30. Lo studente deve dimostrare di aver acquisito una conoscenza sufficiente degli argomenti indicati nelle diverse parti in cui si articola il programma. Per conseguire un punteggio pari a 30/30 e lode, lo studente deve dimostrare di aver acquisito una conoscenza eccellente di tutti gli argomenti trattati durante il corso ed essere in grado di raccordarli in modo logico e coerente.
Ai fini dell’attribuzione del voto in trentesimi si terrà conto dei seguenti criteri di valutazione: conoscenza e comprensione degli istituti e dei principi della materia e capacità di applicarli a casi concreti (60%); proprietà del lessico tecnico-giuridico, capacità di consultare e valutare le fonti rilevanti e acquisizione del metodo di studio (30%); partecipazione alle e-tivity (10%).

7. Modalità e contesti di applicazione professionale delle conoscenze acquisite

Le conoscenze acquisite nell’insegnamento possono trovare applicazione, oltre che negli ambiti professionali tradizionali (in particolare, avvocatura e notariato), anche in numerosi settori del privato, come quelli bancario e assicurativo.

8. Note (eventuali)

Si raccomanda la costante consultazione di un codice di procedura civile aggiornato.