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Insegnamento

DIRITTO DEL LAVORO E SECURITY

Docente

VALERIO MAIO

1. Conoscenze e competenze da acquisire

(Conoscenze e capacità di comprensione/Knowledeg and understanding) Lo studente dovrà acquisire una specifica competenza in relazione alle complesse problematiche teoriche e pratiche che è possibile attualmente riscontrare nel diritto del lavoro, nell’organizzazione del mercato del lavoro, nel diritto sindacale e delle relazioni industriali. (Capacità di applicare conoscenza e comprensione/Applying knowledge and understanding) Al termine del corso lo studente dovrà essere in grado di distinguere, correlare, utilizzare ed interpretare autonomamente le singole fonti della materia (sentenze, atti normativi, contratti collettivi ecc.) anche in relazione a specifici casi concreti. (Autonomia di giudizio/Making judgements) Lo studente dovrà essere in grado di ideare e sostenere argomentazioni idonee per risolvere specifici problemi applicativi. (Abilità comunicative/Communication Skills) Lo studente dovrà essere in grado di comunicare informazioni, idee, problemi e soluzioni anche ad interlocutori specialisti. (Capacità di rendimento/Learning skills) Lo studente dovrà acquisire capacità di apprendimento necessarie per intraprendere studi successivi nella materia con un alto grado di autonomia ovvero avviarsi alle professioni di giurista del lavoro di impresa, avvocato e magistrato del lavoro, addetto alle risorse umane.

2. Programma / Contenuti

PARTE I – CONTRATTO E RAPPORTO DI LAVORO 1. Origini e funzione del diritto del lavoro. 2. L’ambito di applicazione del diritto del lavoro. 3. Il lavoro nelle pubbliche amministrazioni. 4. Le fonti del diritto del lavoro. 5. I principi costituzionali del diritto del lavoro. 6. ll lavoro subordinato. 7. Il lavoro autonomo e parasubordinato. 8. Rapporti di lavoro speciali. 9. Il lavoro a tempo determinato. 10. La somministrazione di lavoro. 11. Il lavoro a tempo parziale, intermittente e ripartito. 12. I rapporti con finalità formative: l’apprendistato, i tirocini formativi o stages. 13. I rapporti associativi e il lavoro in cooperativa. 14. Il lavoro gratuito e familiare. 15. Il lavoro a domicilio, il telelavoro, lo smart working. 16. I soggetti: lavoratore e datore di lavoro. 17. Elementi essenziali del contratto di lavoro subordinato: l’accordo, la causa, l’oggetto, la forma. 18. Elementi accidentali: il patto di prova, il patto di non concorrenza, il termine. 19. L’incontro fra domanda e offerta di lavoro, le categorie protette. 20. Il potere direttivo e lo jus variandi. 21. Categorie, qualifiche, livelli, mansioni dopo il cd. Jobs act. 22. Le modifiche del luogo di adempimento dell’obbligazione di lavorare. 23. Il potere di vigilanza e di controllo dopo il cd. Jobs act ed il GDPR. 24. Il potere disciplinare. 25. Il procedimento disciplinare. 26. Le sanzioni disciplinari. 27. Il diritto al lavoro e l’obbligazione di lavorare. 28. La retribuzione. 29. La determinazione giudiziale dell’equa retribuzione. 30. Forme e modi della retribuzione. 31. L’azionariato dei lavoratori e la partecipazione alla gestione dell’impresa. 32. Struttura e caratteristiche della retribuzione. 33. La durata dell’orario di lavoro ed il cd. orario multiperiodale. 34. Il lavoro straordinario. 35. Pause, riposi, festività, ferie. 36. Il lavoro notturno. 37. La tutela della sicurezza del lavoratore. 38. La tutela del lavoro delle donne e dei minori. 39. Pari opportunità, azioni positive e contrasto alle discriminazioni. 40. Tutela della salute, libertà e dignità della persona che lavora. 41. Libertà di opinione e diritto di critica del lavoratore. 42. La sfera non patrimoniale del lavoratore: danno biologico, esistenziale, morale, mobbing. 43. La privacy del lavoratore. 44. Le opere dell’ingegno del lavoratore. 45. La sospensione del rapporto di lavoro. 46. Malattia e infortunio. 47. Congedi di maternità, paternità, parentali e matrimoniale, ovvero nell'interesse all'elevazione culturale e professionale. 48. Servizio militare, adempimento di funzioni pubbliche elettive o di cariche sindacali. 49. Il trasferimento d’azienda. 50. Il trasferimento d’azienda in crisi. 51. Esternalizzazioni e appalto. 52. La cassa integrazione guadagni. 53. Il negozio di licenziamento. 54. Il preavviso e la relativa indennità. 55. L’evoluzione della disciplina dei licenziamenti individuali oltre le cd. tutele crescenti. 56. Il giustificato motivo soggettivo e la giusta causa. 57. Il giustificato motivo oggettivo. 58. Forma e procedura del licenziamento. 59. Tutele obbligatorie e tutele reintegratorie. 60. La libera recedibilità. 61. Le dimissioni e la risoluzione consensuale. 62. Il licenziamento collettivo. 63. I criteri di scelta. 64. L’evoluzione della mobilità. 65. Mobilità e tutela del reddito. 66. Il trattamento di fine rapporto. 67. Le anticipazioni. 68. L’indennità in caso di morte. 69. Il Fondo di garanzia. 70. Inderogabilità e nullità di protezione nel diritto del lavoro. 71. Rinunzie e transazioni del lavoratore. 72. La derogabilità assistita e l’art. 8 del d.l. n. 138 del 2011. 73. La certificazione dei contratti di lavoro. 74. La prescrizione dei diritti del lavoratore. 75. La decadenza nel diritto del lavoro. 76. La speciale tutela dei crediti di lavoro PARTE II – DIRITTO SINDACALE 1. La nozione di diritto sindacale e l’origine del sindacato. 2. L’azione sindacale nel periodo pre-corporativo e nell’ordinamento corporativo. 3. Il sindacato nella Costituzione. 4.La libertà sindacale e la mancata attuazione dell’art. 39 Cost. 5. La teoria dell’interesse collettivo dei lavoratori. 6. L’organizzazione sindacale di tipo associativo e di tipo istituzionale. 7. RSA e RSU. 8. L’attività e i diritti sindacali nei luoghi di lavoro. 9. L’informazione e consultazione sindacale: i CAE e le SE; 10. La condotta antisindacale. 11. La partecipazione del sindacato alla funzione pubblica e la concertazione. 12. Rappresentanza e rappresentatività del sindacato: sindacato maggiormente e comparativamente più rappresentativo. 13. Crisi ed evoluzione della rappresentanza sindacale aziendale. 14. Il contratto collettivo di «diritto comune». 15. L’inderogabilità del contratto collettivo. 16. L’efficacia soggettiva del contratto collettivo. 17. Nuove funzioni del contratto collettivo e sistema delle fonti. 18. L’interpretazione, validità ed efficacia dei contratti collettivi. 19. L’autoriforma delle relazioni sindacali: le regole sulla stipulazione del contratto nazionale e aziendale. 20. Rapporti tra contratti di diverso livello e art. 8 del d.l. n. 138 del 2011. 21. Libertà e diritto di sciopero. 22. Proclamazione, titolarità e struttura del diritto di sciopero. 23. Sciopero a fini contrattuali, sciopero politico, sciopero di solidarietà. 24. I limiti di esercizio del diritto di sciopero. 25. Crumiraggio. 26. Forme di lotta sindacale diverse dallo sciopero. 27. L’autoregolamentazione del diritto di sciopero. 28. Lo sciopero nei servizi pubblici essenziali. 29 La serrata. PARTE III – PRICIPI GENERALI DEL DIRITTO DELLA PREVIDENZA E SICUREZZA SOCIALE 1. Origine ed evoluzione della previdenza sociale. 2. L’art. 38 Cost. 3. Il rapporto giuridico previdenziale. 4. Prestazioni e contributi: l’automaticità delle prestazioni. 5. Natura giuridica della contribuzione previdenziale. 6. Le conseguenze dell’omessa o irregolare contribuzione. 7. La retribuzione assoggettabile a contribuzione. 8. La tutela contro gli infortuni e le malattie professionali. 9. La tutela IVS.

3. Testi di studio

M. PERSIANI, S. LIEBMAN, V. MAIO, M. MARAZZA, M. MARTONE, M. DEL CONTE, P. FERRARI, Diritto del lavoro, Giappichelli, Torino, 2023.
M. PERSIANI, F. LUNARDON, Diritto sindacale, Giappichelli, Torino, 2021 (limitatamente ai capitoli I, II, IV, V, VI, VIII (escludendo dunque i capitoli III e VII)
M. PERSIANI, M. D’ONGHIA, Diritto della sicurezza sociale, Giappichelli, Torino, 2022, limitatamente ai capitoli da I a VI (escludendo dunque i capitoli da VII a XII)

4. Metodi, strategie e strumenti didattici

L’apprendimento dei contenuti formativi avviene attraverso un processo integrato di attività didattiche e-learning. Lo studente avrà accesso ad un "pacchetto" completo ed aggiornato di video lezioni sugli argomenti d’esame. Ciascuna videolezione, fruibile su più devices, sarà corredata da slide che potranno essere scaricate e costituire dispense utili per riassumere, memorizzare, preparare l’esame. L’interazione didattica docente/tutor studente si realizza sia diacronicamente (in primo luogo attraverso l’impiego di comunicazioni mail) che sincronicamente. Lo studente ha infatti accesso sia ad un ricevimento in presenza fisica, le cui modalità sono indicate nella bacheca della materia, che a strumenti di interazione in presenza telematica, quali webinar e chat, anch’essi debitamente pubblicizzati nella bacheca della materia. In particolare, docente e tutor programmano periodicamente dei webinar tematici, dedicati all’approfondimento e commento di temi e questioni di attualità per la materia. Sono previsti e programmati, inoltre, anche dei webinar cd. di riepilogo, durante i quali gli studenti, ad es. in prossimità dell’esame, possono porre questioni che attengono all’apprendimento di istituti ed alla comprensione di profili del programma. Oltre ai webinar tematici o di riepilogo si prevede la calendarizzazione di almeno tre webinar (e-tivity) destinati a consentire l’interazione didattica non soltanto tra discente e docente/tutor, ma anche tra gli stessi studenti, stimolati sia a porre questioni che a risolvere i problemi posti dal docente o dagli altri studenti. Durante questi ultimi webinar, docente e tutor invitano la classe virtuale interessata allo studio e all’analisi di casi concreti, così da favorire lo sviluppo del pensiero problematico e l’approccio problem solving, pre-definendo percorsi di apprendimento cd. situazionale. In particolare gli studenti sono invitati a prendere parte alla discussione anche assumendo ruoli ed immedesimandosi nelle parti (role playing formativo), siano queste processuali (lavoratore, datore di lavoro, giudice del lavoro, CTU ecc.) o sostanziali (lavoratore, datore di lavoro, sindacato alfa, ispettore del lavoro beta ecc.) di ipotetiche vertenze. Gli studenti interessati, singolarmente od in gruppo, possono infine richiedere al docente, per giustificati motivi di interesse professionale o personale, una ri-definizione personalizzata di parte del programma e possono individuare, all’interno degli argomenti trattati, e sempre con l’ausilio del docente, specifici percorsi di approfondimento, oggetto di una relazione finale scritta, la cui discussione sostituisce la parte iniziale dell’esame di fine corso.

5. Prove di verifica delle conoscenze

Lo studente può monitorare durante la preparazione dell’esame il proprio livello di apprendimento e verificare le conoscenze acquisite ed auto valutare il proprio grado di preparazione rispetto all’esame di Diritto del lavoro utilizzando i test di verifica delle conoscenze presenti nella bacheca dell’insegnamento.

6. Modalità di valutazione finale dell’apprendimento

L’esame di fine corso consiste in una interrogazione orale sugli istituti oggetto del corso. Verranno somministrate a ciascun candidato non meno di tre domande a risposta aperta, di cui almeno una sui contenuti della Parte I del programma (Contratto e rapporto di lavoro), una sulla Parte II (Diritto sindacale) ed una sulla Parte III (Principi generali del diritto della previdenza e sicurezza sociale). L’esaminatore avrà facoltà di sottoporre ulteriori domande al candidato ove necessario od opportuno per appurarne la preparazione. Per superare l'esame occorre conseguire un voto non inferiore a 18/30 e comunque dimostrare una conoscenza sufficiente dei contenuti della Parte I (Contratto e rapporto di lavoro), della Parte II (Diritto sindacale) e della Parte III (Principi generali del diritto della previdenza e sicurezza sociale) del programma. Concorre alla valutazione ed è oggetto di puntuale rilevazione in sede di esame la capacità di individuazione, distinzione ed impiego delle diverse fonti, anche con riferimento a casi concreti discussi nel corso. L’esame non si limiterà al mero riscontro dell’esattezza della risposta fornita, ma comporterà per il candidato la necessità di argomentare a sostegno della soluzione data al quesito. Per conseguire un punteggio pari a 30/30 e lode lo studente dovrà pertanto dimostrare di aver acquisito una conoscenza eccellente degli argomenti trattati durante il corso e di essere autonomamente in grado di impiegare in modo logico e coerente le diverse fonti giuridiche della materia, orientandosi alla soluzione del quesito. Saranno in particolare modo oggetto di valutazione in ottica premiale le capacità di giudizio critico e di elaborazione originale di soluzioni compatibili con il sistema giuridico vigente.
Gli studenti interessati, singolarmente od in gruppo, possono, a richiesta, individuare, all’interno degli argomenti trattati nel corso, e con l’ausilio del docente, specifici percorsi di approfondimento, oggetto di un elaborato scritto (cd. tesina o relazione finale), la cui discussione impegnerà la parte iniziale dell’esame orale e la cui valutazione concorre al voto finale nella misura di 1/3 (dieci trentesimi). Sono oggetto di valutazione e concorrono alla determinazione del voto finale nella misura di 1/3 (dieci trentesimi) anche le attività di didattica interattiva (e-tivity) positivamente svolte dallo studente. A tal fine, al termine di ciascuna sessione di e-tivity viene stilato l’elenco dei partecipanti con profitto.

7. Modalità e contesti di applicazione professionale delle conoscenze acquisite

Lo studente viene formato per accedere alle professioni di giurista e consulente del lavoro, sia con riguardo alle posizioni di impiego in impresa o nelle pubbliche amministrazioni, ad es. all’interno delle direzioni del personale o delle aree aziendali deputate alla gestione ed organizzazione delle risorse umane, sia con riguardo al perseguimento delle cd. carriere forensi (id est, principalmente, avvocato del lavoro e magistrato del lavoro).

8. Note (eventuali)

La cattedra di diritto del lavoro si propone di garantire la piena accessibilità alla frequenza e all’esame. Eventuali difficoltà o deficit (di competenze, fisici, cognitivi, ecc.), temporanei o permanenti, legittimano la richiesta da parte dello studente di specifici accorgimenti, che saranno di volta in volta determinati d’intesa con i competenti organi di Ateneo, nel massimo rispetto della privacy e dignità dello studente.